Cooperate sede di Bracciano - Centro Specialistico Semiresidenziale FEBO
Cenni Storici

La natura del territorio della Asl Roma 4 (ex RMF) ha da sempre reso diffcile l’accessibilità dei servizi per le tossicodipendenze. Ciò richiede all’utenza bisognosa di aiuto un discreto livello di autonomia, un’elevata spinta motivazionale ed una rete sociale adeguata, caratteristiche queste spesso assenti in situazioni patologiche più complesse. Da qui è nata l’esigenza nel 2000 di partecipare ai bandi finanziati dal Fondo Nazionale Lotta alla Droga (DPR 309/90) che hanno mantenuto in vita il servizio fino ad oggi.
Nasce a S. Severa Nord (Tolfa) il primo progetto di Centro Diurno a bassa soglia della COOPERATE denominato “Il Picchio”, in parternariato con la ASL RMF, l’associazione “Il Ponte” Centro di Solidarietà di Civitavecchia, la cooperativa “Athos Tech” di Bracciano.
Nel triennio di finanziamento l’esperienza degli operatori è stata focalizzata sulla comprensione del fenomeno della tossicodipendenza nei distretti ASL limitrofi, sull’avvio di canali di comunicazione e cooperazione con le realtà socio-sanitarie del territorio, sulla pianificazione di protocolli d’azione fondati sui bisogni dell’utenza tossicodipendente. Progressivamente aumenta la consapevolezza della necessità di operare ad un livello diverso poiché l’utenza presenta caratteristiche molto precise: non la soddisfazione di bisogni primari di accudimento o esclusivamente riduzione del danno, piuttosto la richiesta di uno spazio di ascolto professionale, di apprendimento di nuove competenze e gestione della cura di sè su vari livelli, condivisione con il gruppo di pari dell’esperienza personale.

Nel 2005 il Centro diventa a media soglia, viene denominato “FEBO” e mantiene il partenariato con la ASL RMF, l’associazione “Il Ponte” Centro di Solidarietà di Civitavecchia, la cooperativa “Athos Tech” di Bracciano. Le attività educative e di laboratorio sviluppano una più ampia offerta formativa e gli interventi clinici diventano sempre più rispondenti ai bisogni dell’utenza segnalata dal servizio pubblico.
Nel 2009 il Centro FEBO si trasferisce a Bracciano (nella sede dove è tuttora), per consentire un più agevole raggiungimento con i mezzi pubblici e una più ravvicinata collaborazione con il Serd di Bracciano. Questo ha consentito all’equipe del Centro di interfacciarsi in modo sistematico in particolare con lo staff del Servizio per le Dipendenze e in secondo luogo di avviare collaborazioni per la realizzazione di buone pratiche anche con i servizi sociali e i dipartimenti di Salute Mentale.
Nel 2013 il progetto si trasforma in Centro specialistico semiresidenziale per il trattamento di pazienti con psicopatologie, mantenendo il partenariato con la ASL RMF,e l’associazione “Il Ponte” Centro di Solidarietà di Civitavecchia. L’obiettivo è stato quello di creare una struttura semiresidenziale in grado di fornire sostegno e cura ai pazienti con problemi di dipendenza e con concomitante disturbo di personalità. Il programma terapeutico viene articolato in 4 fasi terapeutiche integrando tre aree di intervento: un’area terapeutico-psicologica, un’area educativo-riabilitativa e un’area di orientamento e reinserimento lavorativo. Vengono diversificate le attività laboratoriali offerte e il progetto diviene sempre più individualizzato tenendo conto delle esigenze dei singoli pazienti.
Dal 2013 al 2016 è anche offerto all’interno del Centro uno spazio specifico per il GAP, ossia uno spazio per fornire consulenza psicologica e/o sociale per le dipendenze da gioco e un numero verde dedicato a chi desidera informazioni o ha problemi di ludopatia.
Dal 2016 il progetto viene gestito esclusivamente dalla Cooperate in parternariato con la ASL Roma4.
Attualmente il progetto sta completando le pratiche per essere accreditato come Servizio Specialistico Semiresidenziale Doppia diagnosi per la Regione Lazio.
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